Era il mese di novembre scorso quando il M° Riccardo Serenelli lanciava l’affascinante sfida alla nostra scuola: avvicinare i ragazzi al mondo dell’opera lirica e far cantare ad alunni preadolescenti, abituati oggi a nutrirsi di musica trap, un coro d’opera. E, come se questo non fosse già abbastanza, il Maestro optava anche per un coro con un testo scritto in lingua latina. L’opera che veniva scelta per tentare di raggiungere questo ambizioso obiettivo era infatti la “Tosca” di G. Puccini. Riprendeva così finalmente vita, dopo anni di sospensione a causa della pandemia, il progetto “Lirica a scuola”.

Sono seguiti mesi di attento e scrupoloso lavoro in classe durante le ore di Musica: la lettura del libretto, l’ascolto e l’analisi delle principali arie, lo studio e l’esecuzione dei due cori “Cantoria” e “Te Deum” hanno costituito le varie fasi attraverso le quali gli alunni hanno avuto modo di conoscere e via via apprezzare sempre di più, dopo un comprensibile attimo iniziale di diffidenza, uno dei principali capolavori del repertorio operistico di ogni epoca.

Acquisiti pertanto gli strumenti necessari per comprendere il non sempre immediato linguaggio del melodramma, lo scorso 29 marzo tutte le classi della Scuola Secondaria di I Grado “San Vito” si sono recate al teatro Persiani per vivere il momento conclusivo del progetto: assistere cioè alla rappresentazione dell’opera, ascoltare dal vivo le voci dei cantanti, partecipare attivamente allo spettacolo esibendosi nel momento dei due cori e, per qualche alunno, provare persino l’emozione di interpretare il ruolo di comparsa sul palcoscenico.

Il fascino della musica di Puccini, unito alla bravura degli interpreti, ha saputo tener alta l’attenzione degli oltre 230 alunni presenti, che hanno vissuto lo spettacolo con grande interesse e con partecipazione emotiva. Alla fine scroscianti applausi per tutti: dal soprano Martina Malatini, nelle vesti di una Tosca quanto mai gelosa e passionale, al tenore Dario Ricchizzi, un Mario Cavaradossi coraggioso ed eroico, dal baritono Ferruccio Finetti, eccellente interprete di un perfido Scarpia, fino al M° Serenelli, direttore musicale e regista dello spettacolo.

Grande anche, al ritorno in classe, la soddisfazione degli alunni nel sentire gli insegnanti di Musica riportar loro le parole dette al termine della recita dal M° Serenelli e dalla Dott.ssa Chiarenza Gentili Mattioli, organizzatrice dell’evento: “Fate i nostri complimenti agli alunni della vostra scuola, sia per l’esecuzione vocale che per il comportamento tenuto durante lo spettacolo”.

E allora, adesso, lo possiamo finalmente dire: obiettivo pienamente raggiunto! Ma, d’altra parte, nella città che ha dato i natali a Beniamino Gigli non poteva che andare così…